Lo fece costruire il padovano Marco Mantova Benavides celebre professore di legge, nato nel 1489, morto nel 1582 (vedi "Sua statua n. 20 in Prato della Valle). In questa suo palazzo egli accoglieva i migliori letterati ed artisti di Padova o forestieri di passaggio ai quali offriva larga ospitalità. Gli ultimi eredi di lui vendettero il palazzo nel 1765 ai nobile fratelli Venezze, i quali a lor volta lo cedettero nei primi anni del 1800 al principe Ernesto d'Aremberg, dal quale dopo altre vicende passò agli attuali proprietari. Lo stile di questo edificio può far credere che ne sia stato architetto Bartolomeo Ammanati fiorentino, che visse dal 1511 al 1592. Ma suo e certamente il grande arco trionfale che divide il cortile dal giardino, perche nelle due nicchie tra le colonne con le statue di Giove e di Apollo, nella cintura di. quest'ultimo sta scolpito il nome dell'autore «Barth Ammanati Flor ». A destra di chi guarda quest'arco s'innalza la statua colossale di Ercole, alta nove metri e sostenuta da. una base triangolare sulla quale stanno scolpiti i simboli delle sette mitologiche fatiche di questo Dio della Grecia. Sul tronco di albero del quale questo Ercole e armato sta inciso per intero il nome dell'artista e cioè: «Bartholomei Ammanati Florentini Opus », che si traduce: Opera del fiorentino Bartolomeo Ammanati. Quella statua come pure l'arco trionfale vennero restaurati nel 1920 per cura degli attuali proprietari. Dell'Ammanati possediamo anche una statua di donna che trovasi nel nostro Civico Museo.
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